29 October 2008

Piangi, piangi.
Riderai quando ti sposi.

Alle elementari questa era la frase ricorrente della mia maestra (unica) quando una di noi (io mai, giuro) scoppiava in lacrime per futili motivi. Ora, a parte che ai giorni nostri una maestra elementare si beccherebbe una denuncia per molto meno, vorrei dire alla signora in questione che per anni ha detto una cazzata.
Io non ci posso nemmeno pensare a scendere da un'automobile (tipo una Jaguar verde scuro), prendere il braccio di mio padre e cominciare a camminare, perché mi vengono i lucciconi e il mal di testa. Figuriamoci parlarne, come è successo l'altro giorno, in coda in mensa, quando ho cercato di esternare il problema alle mie colleghe. Un disastro. Una soluzione, lo so, è il mascara waterproof, ma non credo che basti. Voglio che mi diano qualcosa, dal fiore di Bach alla droga sintetica, qualsiasi cosa.
Se no io quel giorno me ne sto sul divano in pigiama a ingoiare cucchiaiate di Nutella.

28 October 2008

Storia del funghetto Paolino

La storia in questione è stata una delle preferite di Bambino nel periodo in cui imparava a camminare e si schiantava contro i mobili di casa. In pratica la Pimpa va a funghi in un bosco e ne trova uno, Paolino appunto, che avendo il cappello sugli occhi, va a sbattere contro ogni albero.
Niente. La storia era solo un pretesto per mostrarvi come starebbe mia mamma con un cappello.

Abitarsi

Credo che tornerò spesso su questo argomento. Perché ovviamente, da quando abbiamo lanciato il conto alla rovescia, il pensiero ricorrente delle mie ore di insonnia forzata va al vestito. Non è che posso sbagliare proprio quello, no? Eppure sono preoccupata. Lo so già: quello che piacerà a me non mi starà bene, e quello che altri penseranno che sia perfetto su di me (e sarà probabilmente vero, perché ho una consulente preparatissima), a me farà ribrezzo. Oltretutto, se faccio una stima per così dire topografica delle parti del corpo che al momento detesto e vorrei coprire, viene fuori che dovrei vestirmi come Raffaella Carrà.

25 October 2008

Pensiero laterale maschile

Lei: ... e in più, se ci sposiamo tra un anno, c'è il vantaggio che Bambino sarà più grande, più gestibile insomma.
Lui: ma... a tre anni fanno ancora il sonnellino al pomeriggio?

22 October 2008

Velo e veletta

Da adolescente pensavo che per il mio matrimonio avrei voluto vestirmi come Inès de la Fressange al suo. Purtroppo non riesco a trovare nessuna foto della mise, ma la cosa importante è che lei aveva un cappello, di paglia, con una sciarpa di tulle bianco intorno. Il resto era il solito micro-mini tubino bianco, che solo certe specie di trampolieri si potrebbero permettere.
Ho una vera passione per i cappelli e mi piacerebbe che tutte le donne al mio matrimonio portassero un cappello.
Ora ho giusto un anno di tempo per tentare di convincere mia madre.