31 December 2008

Duemilaenovia

Inizia l'anno dell'addio al nubilato.
Buonasera, signorina.
Hello, giovani uomini coi vestiti tenuti insieme da striscioline di velcro.

13 December 2008

Qualcosa in comune

Sabato mattina ho fatto il grande passo, cioé ne ho fatto più di uno. Sono andata, a piedi, schivando gli spruzzi delle auto (che maleducazione c'è in giro, mammamia), fino allo sportello Stato Civile del comune. Per strada litigavo mentalmente con gli impiegati, non so perché, sfiducia nel prossimo credo, pessimismo premestruale, periodo difficile, e immaginavo di uscirmene sbattendo la porta (scorrevole, col senno di poi) e urlando Allora io non mi sposo!
Invece ho trovato un signore gentilissimo, già incontrato in occasione dell'atto di nascita di Bambino, disponibilissimo, comprensivissimo. Per un attimo sono stata tentata di sposare lui, quando mi ha detto per esempio che nel cortile della villa si può parcheggiare.
Così potremo sposarci di venerdì senza troppi/con meno sensi di colpa verso i nostri invitati, a patto che arrivino puntuali e che non usino una macchina a testa.

11 December 2008

Flower Power

Non che voglia a tutti i costi fare l'originale, ma pensando a un mio remotissimo matrimonio, arrivata al punto di scegliere il bouquet, mi sono sempre figurata litigi con i fioristi locali, per riuscire ad averlo tutto di ortensie. Ci tengo alle ortensie. Le aveva mio nonno in giardino. In quel giardino ho trascorso l'infanzia. Sopra quel giardino sorge la mia attuale casa. Le ortensie di quel giardino oggi sono quasi tutte morte per colpa di certi condomini scriteriati. Ultimamente però ho scoperto che l'ortensia è uno dei fiori più gettonati in ogni tipo di bouquet. Non ho inventato niente, insomma. Ma il peggio è che il piano B prevede papaveri.

Qualcosa di rosso

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Che con il vestito che ho in mente starebbero abbastanza bene.

01 December 2008

Cosa porto in dote?

Lo so, è una domanda d'altri tempi, ma anche una riflessione che sto facendo in questi giorni, che altrimenti qui si finisce per parlare solo di vestiti e di scarpe, o - diononvoglia - di bomboniere, e uno che legge poi pensa che il matrimonio è solo quello, ma a parte che è anche lista nozze e congedo matrimoniale, non è a questo che mi riferivo.
Mi stavo chiedendo se non fosse il caso di cambiare veramente qualcosa di me, una volta sposata. Di diventare la me stessa con la fede al dito, cioé una persona almeno un po' diversa da quella di prima.
Insomma, quello che sto cercando di dire, cercate di venirmi incontro anche voi, è che non sono più vergine.
(Brusio tra la folla)
Preso atto di ciò, ho riflettuto su quale potesse essere un diverso tipo di verginità da portare in dono al mio futuro marito, per essere veramente una donna da sposare.
E ho trovato la risposta: imparerò a stirare.
Sì, riguardo la stiratura ero proprio vergine. Lo sono tuttora, quello che ho fatto sabato pomeriggio è a malapena paragonabile a un petting, nemmeno troppo spinto. Però è stato già sufficiente per trarre utili spunti di riflessione.
- Stirare è un'attività sopravvalutata. Mi spiego meglio, finora ho sempre sentito parlare della stiratura in termini assoluti. Tutte quante (più pochi uomini) a fare affermazioni tipo "ah, io detesto stirare" oppure "a me stirare piace tantissimo". Ma perché? Io ho trovato che stirare sia assimilabile ad altre attività non così degne di nota, come raccogliere tremila pezzi di Lego dal tappeto ogni sera o allacciarsi le scarpe; non è che lo si deve per forza odiare o amare, si fa e basta.
- C'è sicuramente qualcosa che è peggio di stirare. E non sto parlando di inondazioni e cavallette, ma nemmeno di trovarsi in riunione con le calze smagliate o del battesimo del nipote del fidanzato. Cose più semplici, più all'ordine del giorno. Tipo, tra stirare e lavare i piatti? Stirare. Tra stirare e cercare di fare l'aerosol a Bambino? Sicuramente stirare. Tra stirare e impaginare un poster di tutto testo su tre colonne e un tot di immagini scontornate con X-Press 7? Mille volte stirare (se non è un lenzuolo con gli angoli).
Date le premesse, si cerchi ora di dare una risposta a queste semplici domande:
A) se nessuno li ha toccati, perché gli indumenti che ho stirato sabato si presentavano spiegazzati stamattina?
B) cosa dire a uno che, vedendovi perdere la verginità sull'asse da stiro e la pazienza nelle tasche dei suoi jeans, sta pensando "ma perché stirarli, non potevo metterli così?"