27 May 2009

Una gita a...


(Per solutori più che abili)

A grande richiesta, la lista nozze:

- un aereo
- facciamo due
- un antico convento trasformato in hotel
- cinque stelle
- sette colazioni in camera
- un vulcano
- una jacuzzi privata
- una terrazza (per la jacuzzi)
- un'automobile (il modello sceglietelo pure voi,
non devo più fare pendant)
- due sdraio
- un ombrellone
- champagne
- alcuni trattamenti relax per il corpo

Per gli accaniti sostenitori del regalo-che-resta verrà inoltre approntata un'apposita lista nozze à l'ancienne, dove potrete sbizzarrirvi a scegliere tra un depilatore di pelucchi dei maglioni e uno scaldatisane a pannelli solari.

25 May 2009

Nightmare Before Wedding



Sono già due, e consecutivi, gli incubi prematrimoniali. Il primo è stata una normalissima rielaborazione di un fatto realmente accaduto. Succedeva così: alle ore 11:05 del giorno del matrimonio mi accorgevo di aver saltato l'appuntamento dal parrucchiere. In effetti, prima del matrimonio di Elisa e Jorma è andata più o meno allo stesso modo. Avevo un appuntamento per rendermi presentabile, almeno a livello di acconciatura, e me lo sono completamente, irrimediabilmente, dimenticato. Mi sono presentata al matrimonio con codini da tredicenne.
Stanotte invece è stato un massacro. Tutto ciò che di orrorifico può avere un incubo prematrimoniale, io l'ho sognato. Giorno del matrimonio, ricevimento già in atto. Mi rendo conto che tutto si sta svolgendo nonostante io e il futuro sposo ci siamo dimenticati di contattare il catering per decidere ciò che andava deciso. Infatti tra le altre cose si presenta una band di tamarri che suona dal vivo sul cassone di un camion. Fosse tutto lì il problema. Il tormentone vero e proprio sono io che non ho comprato le scarpe e decido che potrei mettere quelle di gomma dorata di Vivienne Westwood e le vado a cercare. Ma guardando giù per vedere come mi stanno, scopro di avere addosso dei gambaletti color carne, che rivelano in trasparenza dei peli da cinghiale. Cerco di raggiungere il mio bagno, dove so di poter recuperare almeno un rasoio, e per farlo mi devo arrampicare sul ramo di un albero. Desisto immediatamente perché la corteccia mi ha già rovinato il vestito. Arrivo fino al bagno in qualche modo (in metropolitana e in autobus!) ma ci trovo dentro uno degli invitati, immerso nella vasca piena d'acqua. A questo punto mi accorgo che ci sono in giro un sacco di persone che non conosco. Chiedo a due tizie se per caso sono amiche dello sposo e loro mi rispondono che no, hanno saputo che lì c'era una festa... Torno al ricevimento, non so se mi sono depilata e che scarpe ho, ma spero di trovare mia madre per ricevere una parola di conforto (allora sono proprio malata, aiutatemi). Invece incrocio lo sposo e gli chiedo se per favore può uscire a cercare un fiorista e comperarmi almeno un mazzolino di fiori perché ovviamente non ho il bouquet. Sono già le sette di sera, la location è da sgomberare entro le otto e io non mi sono ancora fatta vedere dagli invitati.
Continua? Ho paura di sì.

22 May 2009

La regola dei sei mesi

"You can decide your own “rule” regarding friends who are dating someone. Many couples use the six-month rule: If a couple has been dating (not living together) for six months or more they both get invited to the wedding."
(from-i-will-to-i-do.blogspot.com)

Tipo le mie amiche, che restano single per anni e anni e appena una dice misposo, trovano uno. E nemmeno il classico accompagnatore da aperitivo, cinema, sali da me, e poi non si è più fatto sentire. No, l'uomo della loro vita, il principe azzurro, Mister Big (ogni riferimento a cognomi reali di persone reali, ma tradotti in inglese è da considerarsi frutto di pura astrazione). Un po' mi piace pensare che il mio matrimonio porti fortuna. Ora però mancano poco più di quattro mesi, tempo delle mele scaduto.

11 May 2009

SIIIIIIIIIIIIIII
LO VOOOGLIOOOOOO



Recentemente ho espresso un altro piccolo desiderio. Niente di che, un oggetto che penso mi potrebbe servire il giorno del matrimonio. A chi non serve un megafono?
Non ho nemmeno fatto in tempo a scriverlo: Paolo stamattina me ne ha regalato uno. Figata sposarsi.


(qui la sposa mentre impartisce istruzioni a una damigella)

08 May 2009

La maledizione della partecipazione



Qualche mese fa scrivevo e archiviavo:
Da quando mi sono messa in testa di fare delle prove di stampa per le partecipazioni (no, non me le stampo in proprio, ma da buon ardirector volevo verificare l'esattezza e la resa dei colori sulla carta scelta), mi succede di tutto. In senso tecnico intendo. Intanto, quella che mi sembrava una cosina facilissima da realizzare si è rivelata un labirinto di obiezioni, intenzioni, interpretazioni discordanti (che quando uno la vede finita dice mbe', ero capace anch'io). Poi mi sono dovuta arrendere all'evidenza. Al fatto cioé che queste partecipazioni portano sfiga.
Apro una breve parentesi solo perché possiate capire in che stato versiamo in agenzia. Per esempio capita a volte di stampare qualcosa non dico di privato o confidenziale, ma semplicemente i cazzi propri, e di non fare nemmeno in tempo ad alzarsi per andare a recuperare il foglio nella stampante, che già qualcuno ce l'ha in mano e lo declama ad alta voce. Può succedere quindi, in un giorno qualunque, di sentire urlare (NB: siamo in un open space, come tutto il terziario avanzato - e scaduto) cose tipo CHI E' CHE HA STAMPATO SESSO ANALE IN MENOPAUSAAAA? Per dire.
Capirete dunque le mie remore a lanciare la stampa di xxx e xxy annunciano il loro matrimonio e menate varie, vi aspettiamo per festeggiare e compagnia bella, per di più su una carta speciale, da inserire all'ultimo momento, per evitare di vedersi uscire l'annuncio della banana chiquita su carta fedrigoni-acquerello ritagliata appositamente e rigorosamente razionata.
Ma è proprio da premesse come queste che nascono i veri drammi. Infatti, metto la carta, lancio la stampa, corro lì a presidiare la macchina, esce uno storyboard di tre pagine. Sulla. Mia. Carta.
Ritaglio nuovi fogli, attendo il momento propizio, li infilo, torno di corsa al computer, do invio, corro alla stampante, aspetto, entra il foglio, si inceppa.
Normalmente in questi casi si apre uno sportello, si sfila delicatamente il foglio e chi s'è visto s'è visto. Sembra facile. Invece il mio foglio si straccia, imparo a bestemmiare mentre lo estraggo a frammenti come l'anatomopatologo di CSI, finalmente è tutto fuori, comincia il balletto delle istruzioni a video (con sottofondo di svariati biiiip biiip): apri lo sportello - chiudi lo sportello - non questo, quello sotto - controlla la guida - non hai chiuso bene il primo sportello - riparti dal via. Il tutto, ovviamente, cercando di non farmi notare.
Disperata spengo la stampante, che non è come dirlo però. Questi congegni ultrasensibili, oserei dire subumani, si possono disconnettere solo rispettando un rigidissimo protocollo che prevede una sequenza di comandi nota a pochi iniziati. Io infatti mando tutto a puttane, scollego il server, blocco i lavori in coda.
Ci riprovo dopo qualche giorno e anche una settimana più tardi, ma entrambe le volte il risultato non cambia. Anzi, colgo l'occasione per scusarmi pubblicamente con quel paio di colleghi che legge queste righe.
Ma veniamo ai giorni nostri, cioé oggi: Stabilito al di là di ogni ragionevole dubbio che queste partecipazioni sono maledette dal dio dei matrimoni, vorrei fare una previsione (e magari due scongiuri). In questo preciso istante una macchina da stampa dalle parti di Magenta si sta inceppando e comincia a sbavare una quadricromia di inchiostri color lambrusco, mista a un Pantone grigio il cui numero mi è ignoto (per il colore speciale faccio io, signora?).
Giganteschi fogli di carta Fedrigoni a righine sottili si accartocciano tra i rulli. Una partita di 500 buste (era disponibile solo il formato famiglia numerosa) avariate, la cui colla a causa di una mutazione nella componente organica ha sviluppato una rara forma di botulino, attende di essere leccata.
Come, scusi? Non si leccano le buste delle partecipazioni perché vanno consegnate aperte? Lo so, però sono feticista.
Ma attenzione: qui le cose accadono in tempo reale, mentre scrivo chiama lo stampatore, Signora, le va bene se le consegnamo oggi pomeriggio le partecipazioni in ufficio? (sottotesto: possiamo liberarci di questi cartoncini menasfiga al più presto mentre siamo ancora tutti più o meno in salute?).
Quindi ora loro sono da qualche parte in strada. Fate molta attenzione.

04 May 2009

Una donna da spostare



CERCO LANCIA Y COLOR CHAMPAGNE METALLIZZATO DA ABBINARE AD ABITO DA SPOSA, IN PRESTITO O A NOLEGGIO PER UN GIORNO. OFFRO AUTO SOSTITUTIVA IN CAMBIO.

Incredibile, l'ho trovata. Incredibile, ce l'aveva la stylist - personal shopper - amica con cui ho scelto il vestito. Incredibile quanto sono stordita.