25 July 2009

Ditelo coi fiori: "No, grazie."




C'è un matrimonio che s'ha da fare (e a guardare bene potevo risparmiarmi la rincorsa da ottobre 2008 a oggi e risparmiare a voi un sacco di parole a vanvera, organizzando tutto nel mese di settembre, come ormai sarò costretta a fare) e ci sono due fioristi.
Uno scelto in base a criteri rigidissimi riguardanti la posizione geografica (50 pt), l'estetica della presentazione online (70 pt), l'allestimento del punto vendita (75 pt) e la cordialità/disponibilità dell'esercente (60 pt). E poi c'è la questione semantica: il fiorista "Dell'orto" non può che godere della mia stima, a prescindere. Per questo è stato selezionato per la confezione del bouquet, più, già che c'è, di un copribara ma più piccolo per il tavolo della sala comunale.
L'altro, anzi l'altra, è la fiorista di fiducia dei tizi del catering, alla quale pensavo di affidare, più per pigrizia confesso, tutto l'allestimento dei tavoli con annessi e connessi. Peccato che il suo punteggio sia risultato il seguente:
Posizione geografica: non classificabile. A me sembra lontano sia da casa mia che dalla location del ricevimento. E' a due passi dagli uffici del catering, ma ci frega?
Estetica della presentazione online: non classificabile. Non ha uno straccio di sito.
Allestimento del punto vendita: - 80 pt. Entri in questo bugigattolo e vieni assalita nella penombra da un inequivocabile odore di cimitero, aspetti in piedi venti minuti nonostante avessi preso un appuntamento (ma questo fa media nel computo dei punti simpatia), intorno a te un misto di fiori finti impolverati e fiori veri sapientemente accostati tra loro da un ipovedente.
Cordialità/disponibilità dell'esercente: -100 pt (e quel poco simulato a fatica).
Per farla breve mi ha detto che i vasi per i centrotavola me li dovrei comprare io all'Ikea, che costano poco; bene, dico, così posso scegliere quelli in lamiera zincata che mi piacciono molto. No! si oppone, con l'ortensia ci vuole il vetro (lo sapevate?), meglio se travestito da calice gigante, con stelo e tutto. Non solo, nel corso della lezione di ikebana chela signora gentilmente mi offre, si insinua che l'ortensia allo stato brado sia brutta (cretina, ti ho appena detto che è uno dei miei fiori preferiti e io in quanto cliente ho ragione), bisogna lavorarla a mazzetti e condirla con bacche in tutto e per tutto simili alle palline di polistirolo. E certo.
Devo però essere onesta, un buon consiglio, una cosa giustissima su cui riflettere, la signora fiorista-eliminata-dalla-lista me l'ha dato: "Se fai fare il bouquet da uno e i centrotavola da un altro, rischi che sembrino troppo diversi, come se avessi sui tavoli i fiori di un'altra sposa."
E ha ragione da vendere. Infatti ho deciso che farò fare tutto al fiorista numero Uno.

4 comments:

rafs said...

sì!

Anonymous said...

per favore non smettere di scrivere mai.

un utente che viene qui e legge

saramon said...

L'utente ha sempre ragione. Grazie.

pasadena said...

ottima scelta! non so come mai, ma a volte i fioristi hanno delle vere e proprie fisime verso alcuni fiori... le ortensie sono fra i fiori più odiati secondo la mia personalissima esperienza...